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Games without frontiers – Gianluca Chiodi

2.000 

Con “Risvegli_100% biodegradabile“, l’artista – in chiave teatrale e molto scenografica – vuole scuotere le nostre coscienze sbattendoci in faccia, senza troppe remore, lo scempio che l’uomo sta compiendo sull’ambiente che lo circonda, irrispettoso del suo naturale equilibrio. Gianluca Chiodi traduce il concetto in una danza tra uomini e donne quasi macabra, in un ipotetico Eden sopraffatto dalla nostra incuria, dove i quintali di plastica che quotidianamente produciamo ci tengono in ostaggio.

Il nostro Eden é oggi ed è qui, sul pianeta che abitiamo e di cui siamo responsabili, ma che non ci potrà ancora a lungo ospitare “a tutti i costi”.

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Gianluca Chiodi, Games without frontiers
Risvegli 100% biodegradabile, 2013
fotografia su carta cotone Hahnemuhle Torchon 285, cm. 48×110

Gianluca Chiodi, Games without frontiers
Gianluca Chiodi, Games without frontiers cm 48×110 fotografia 2013 ed3

L’attività di Gianluca Chiodi ha inizio negli anni ‘90 quando trentenne si avvicina alla foto- grafia lavorando per l’editoria, la pubblicità e la moda, per approdare nel 2003 al mondo dell’arte, iniziando un percorso espositivo collaborando attivamente con importanti critici, gallerie e istituzioni pubbliche nazionali ed estere, esponendo a Berlino e a Parigi.

Fin dal suo primo progetto (15 sono le serie prodotte dall’artista), al centro della sua ricerca troviamo l’uomo nella sua imperfetta perfezione e la natura vista con quell’atteggiamento tipico del pensiero filosofico Scintoista che la colloca al centro di tutto e generatrice di tutto e pertanto va rispettata, venerata e soprattutto tutelata, poiché è da essa che deriva l’equilibrio della vita.

Con “Risvegli_100% biodegradabile“, l’artista – in chiave teatrale e molto scenografica – vuole scuotere le nostre coscienze sbattendoci in faccia, senza troppe remore, lo scempio che l’uomo sta compiendo sull’ambiente che lo circonda, irrispettoso del suo naturale equilibrio. Gianluca Chiodi traduce il concetto in una danza tra uomini e donne quasi macabra, in un ipotetico Eden sopraffatto dalla nostra incuria, dove i quintali di plastica che quotidianamente produciamo ci tengono in ostaggio.

Il nostro Eden é oggi ed è qui, sul pianeta che abitiamo e di cui siamo responsabili, ma che non ci potrà ancora a lungo ospitare “a tutti i costi”.

Provenienza: Studio dell’artista, Galleria MAG Como
Pubblicazioni: Sito galleriamag.it
Tutte le opere vengono consegnate con Digigrafia che ne attesta l’autenticità, la qualità della carta e della stampa museale, dimensioni e tiratura

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Dimensioni 4 × 110 × 48 cm

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