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Camminando verso Sud – Armando Fettolini

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La preparazione a rilievo, è anche l’impostazione grafica delle opere di Armando Fettolini, questa viene stesa sulla superficie del supporto, facendola aggrappare bene a spatola, l’impasto in stucco, colla leggermente elastica e miscelata a polvere di marmo bianco, è stato studiato e prodotto appositamente per le sue opere.
Esperto disegnatore, Armando Fettolini aveva la necessità di dover creare, attraverso la tecnica, degli effetti pittorici mai eguagliati. Il Maestro Armando Fettolini riesce ad arrestare, nel momento che ritiene necessario, la scomposizione degli elementi, come per esempio il bitume e l’acrilico, che non sono compatibili tra loro, o la cera e l’acquarello.
Egli riesce a farli stare insieme e a gestirne la separazione, fermandola quando a lui serve. L’esperienza del mestiere di pittore lo porta infine a stendere diverse velature, a cera e/o a vernice trasparente e applicando questa procedura rende le sue opere uniche e con un fascino diverso.

Salvatore Marsiglione

Il bianco, tanto caro all’artista – quel bianco di gesso, tattile e pastoso – ha imparato a dialogare con il colore. La materia è quella di sempre: una materia sporca e densa, che incrosta la superfici con esiti che sollecitano il tatto, che gioca con la spazialità e la profondità di campo, creando piccoli cortocircuiti percettivi nell’introdurre brani di realtà nella finzione del luogo dipinto. Pezzi di rami, piccoli sassi, pezzi di legno, frammenti di vero che entrano nell’opera, si impastano con il colore e con il gesso, ne diventano parte. Ed è forse questa consuetudine di considerare il vero in dialogo con l’immagine dipinta ad aver condotto, con sempre maggior convinzione, Armando Fettolini verso la terza dimensione.

Sono animali, animali selvaggi e randagi, che insistono su tematiche già molto battute dall’artista in passato: il predatore che può diventare a sua volta vittima e, soprattutto, il randagio, simbolo evidentissimo del pensiero del pittore. Il randagio è il diverso; il randagio è l’animo solitario che conduce la propria esistenza fuori dagli schemi. Ma il randagio è libero. Sempre in movimento, sempre in viaggio, sempre pronto a cambiare luogo. Sa essere fedele. Fedele agli affetti, quelli veri. È sincero e schivo, ma sa essere rabbioso, se necessario. Sa combattere per difendersi, ma non fa della prevaricazione e della guerra agli altri un’ipotesi di vita. Forse, a volte, ha anche paura. Nel caso, basta restare zitti e ascoltare il suono del silenzio.

Simona Bartolena, dal catalogo Azioni randagie – Palazzo Broletto Como 2014

Provenienza: Studio del Maestro Armando Fettolini, Galleria MAG Como
Pubblicazioni: Inedito
Esposizioni: Palazzo del Broletto – Como 2014 – Fuori di Mostra progetto cittadino alla Galleria MAG ed altre sedi 2015
Con certificato di Archiviazione dell’Archivio ufficiale Armando Fettolini

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Armando Fettolini, Camminando verso sud, 2014 polimaterico su tavola cm. 21×44

Camminando verso sud - Armando Fettolini
Armando Fettolini, Camminando verso sud, 2014 polimaterico su tavola cm. 21×44

La preparazione a rilievo, è anche l’impostazione grafica delle opere di Armando Fettolini, questa viene stesa sulla superficie del supporto, facendola aggrappare bene a spatola, l’impasto in stucco, colla leggermente elastica e miscelata a polvere di marmo bianco, è stato studiato e prodotto appositamente per le sue opere.
Esperto disegnatore, Armando Fettolini aveva la necessità di dover creare, attraverso la tecnica, degli effetti pittorici mai eguagliati. Il Maestro Armando Fettolini riesce ad arrestare, nel momento che ritiene necessario, la scomposizione degli elementi, come per esempio il bitume e l’acrilico, che non sono compatibili tra loro, o la cera e l’acquarello.
Egli riesce a farli stare insieme e a gestirne la separazione, fermandola quando a lui serve. L’esperienza del mestiere di pittore lo porta infine a stendere diverse velature, a cera e/o a vernice trasparente e applicando questa procedura rende le sue opere uniche e con un fascino diverso.

Salvatore Marsiglione

Il bianco, tanto caro all’artista – quel bianco di gesso, tattile e pastoso – ha imparato a dialogare con il colore. La materia è quella di sempre: una materia sporca e densa, che incrosta la superfici con esiti che sollecitano il tatto, che gioca con la spazialità e la profondità di campo, creando piccoli cortocircuiti percettivi nell’introdurre brani di realtà nella finzione del luogo dipinto. Pezzi di rami, piccoli sassi, pezzi di legno, frammenti di vero che entrano nell’opera, si impastano con il colore e con il gesso, ne diventano parte. Ed è forse questa consuetudine di considerare il vero in dialogo con l’immagine dipinta ad aver condotto, con sempre maggior convinzione, Armando Fettolini verso la terza dimensione.

Sono animali, animali selvaggi e randagi, che insistono su tematiche già molto battute dall’artista in passato: il predatore che può diventare a sua volta vittima e, soprattutto, il randagio, simbolo evidentissimo del pensiero del pittore. Il randagio è il diverso; il randagio è l’animo solitario che conduce la propria esistenza fuori dagli schemi. Ma il randagio è libero. Sempre in movimento, sempre in viaggio, sempre pronto a cambiare luogo. Sa essere fedele. Fedele agli affetti, quelli veri. È sincero e schivo, ma sa essere rabbioso, se necessario. Sa combattere per difendersi, ma non fa della prevaricazione e della guerra agli altri un’ipotesi di vita. Forse, a volte, ha anche paura. Nel caso, basta restare zitti e ascoltare il suono del silenzio.

Simona Bartolena, dal catalogo Azioni randagie – Palazzo Broletto Como 2014

Provenienza: Studio del Maestro Armando Fettolini, Galleria MAG Como
Pubblicazioni: Inedito
Esposizioni: Palazzo del Broletto – Como 2014 – Fuori di Mostra progetto cittadino alla Galleria MAG ed altre sedi 2015
Con certificato di Archiviazione dell’Archivio ufficiale Armando Fettolini

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Dimensioni 5 × 44 × 21 cm

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