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Yukio Shinohara, Taro Sakakibara e gli allievi della Seika University di Kyoto

Genova, febbraio 2020 – Il Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova e la galleria MAG di Como presentano da domenica 1 marzo a domenica 17 maggio 2020, la mostra collettiva di artisti giapponesi, dal titolo: HitokomArt.

Nella tematica del movimento artistico Hitokomart, vi è la sostanziale trasformazione della classica vignetta o striscia da illustrazione in una vera e propria opera d’arte, quindi con una sola immagine vuole esprimere un concetto più ampio e normalmente ha un carattere sarcastico.

In mostra troveremo, oltre alle opere del Maestro Shinohara, un’ampia selezione di opere di giovani promesse del Manga giapponese, artisti scelti del Maestro tra i suoi migliori allievi degli ultimi anni e una buona selezione del suo allievo prediletto Taro Sakakibara.


Yukio Shinohara nasce a Nara (JP) nel 1948, si laurea presso l’Università degli Studi di Kyoto, Facoltà di Belle Arti, ma già durante il periodo dei suoi studi collabora con testate giornalistiche, quotidiani e riviste giapponesi creando per loro illustrazioni umoristiche e fumetti. Attualmente è Rettore emerito del corso Manga presso l’Università Seika di Kyoto.

Presidente della FECO (Federation of Cartoonists Organizations) JAPAN e consigliere dell’Associazione dei Fumettisti Giapponesi, ha fondato il movimento artistico Hitokomart che è un neologismo creato dalle parole Hitoko (per la gente) Manga (cartone animato/fumetto) e Art. 

Le sue opere sono state esposte in molte mostre personali sia in Giappone che all’estero, in Italia diverse volte con la galleria MAG, vincendo diversi concorsi internazionali; in mostra avremo 6 opere dipinte a tempera su cartoncino, opere rese contemporanee e partecipative, dove troviamo umorismo, cinismo, enigma e confronto con la realtà, ma il vero protagonista è l’ironia con la quale descrive alcuni aspetti del carattere intimo dei giapponesi.


Taro Sakakibara, nasce a Okabe, Shizuoka (JP) nel 1983, vive a Kyoto dove si è laureato alla Seika University e dove ora è docente del corso di Manga.

Le sue opere sono disegnate a inchiostro su carta e poi acquarellati con prodotti da stampa, perché queste caratteristiche tecniche, sono la base della produzione di manga per illustrazione. Egli incorpora vari elementi della cultura giapponese, come Ukiyo-e, genere di stampa artistica giapponese su carta, impressa con matrici di legno, fiorita nel periodo Edo, tra il XVII e il XX secolo; le strade del periodo Shōwa, che è l’era di storia giapponese corrispondente al regno dell’Imperatore Hirohito,  compreso tra il 25 dicembre 1926 e il 7 gennaio 1989 e i videogiochi del periodo Heisei, l’era giapponese più vicina ai nostri giorni, cominciata 8 gennaio 1989 e conclusasi il 30 aprile 2019. Taro, trasforma in opere d’arte tutta la sua cultura e considera l’espressione che solo un fumettista giapponese può esprimere.

In mostra avremo 6 opere su carta, dove l’illustrazione è evidente con la descrizione maniacale del paesaggio urbano ed il racconto è in relazione con i personaggi che vuole rappresentare.


Akira Monmae, nato a Osaka nel 1995, laureato alla Seika University di Kyoto e vive ad Osaka. Entusiasta e grande conoscitore di auto e motociclette di tutte le epoche, egli disegna in modo ironico e caratterizza ogni modello sul quale va a analizzarne gli aspetti anche umani. Per questa sua personale caratteristica, è molto famoso tra gli amanti del genere ed è diventata una web star tra i collezionisti di auto e moto. In mostra saranno esposti 4 lavori disegnati a inchiostro su carta, 2 dedicati alle moto Honda, una alla leggendaria Morgan inglese e una alla mitica Fiat 750GT Abarth.


Takeshita Manami, nata a Omuta, Fukuoka nel 1995, laureata nel 2018 alla Seika University di Kyoto, è un’illustratrice professionista freelance, si occupa di una particolare linea molto in voga e molto diffusa in Giappone, sulla vita di ragazze single a Tokyo. In mostra avremo solo due opere dipinte su carta, allestite vicine, spiccherà il contrasto tra l’importanza del sapere e la mediocrità dell’automatismo anche in arte.


Kuoki Onishi, nata a Matsuzaka, Mie nel 1987 e laureata alla Seika University di Kyoto nel 2010. Vive a Kyoto dove lavora come artista libera da condizionamenti economici; nonostante la sua giovane età, è vincitrice di alcuni prestigiosi premi in Giappone ed è caratterizzata da una tecnica più pittorica che illustrativa, infatti in mostra presenta tre opere dipinte con colori acrilici su tela, dove i colori hanno un ruolo importante tanto da definire il soggetto e il significato.


Xin Huang, nato a Shangai in Cina nel 1954, laureato all’Università di Anhui in Fine art ed ha conseguito il Master del corso di Manga alla Seika University di Kyoto nel 1997, dove attualmente è docente. Insegna anche al Junior College di Kyoto dove risiede. Membro della China Anhui Artists Association, Direttore esecutivo dell’Associazione degli artisti della letteratura cinese e giapponese e Direttore onorario della Kyoto Modern Ink Painting Association.

Le sue opere sono state presentate in molti luoghi in Gippone come in Cina e la sua caratteristica principale è quella di dipingere ad inchiostro su carta le immagini di animali, come le due opere in mostra, ma i soggetti sono solo il pretesto per raccontare l’animo umano.


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HitokomArt

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